ADORARE IL NULLA

Abbiamo assistito in questi giorni alla grottesca scena di frati e suore prostrati in atteggiamento adorante, in Vaticano, verso statuette di legno; abbiamo veduto processioni di persone facenti teoricamente professione di fede che trasportavano questi idoletti artigianali, che “hanno bocca e non parlano, hanno mani e non palpano, hanno piedi e non camminano” (Salmo 114) nel Santo Tempio di Dio.
A parte la clamorosa smentita del primo comandamento della Legge divina “Io sono il Signore tuo Dio, non avrai altri dei all’infuori di me” (Es 20,2), questo atto di empietà va contro anche la logica semplicemente umana. E la logica è questa: se Dio è uno, non vi sono altre divinità. Se Dio è uno, non esiste altro all’infuori di Lui. Se Dio è uno, adorerai Lui, come disse il Signore Gesù a Satana nelle tentazioni nel deserto: “Sta scritto: solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, Lui solo adorerai” (Lc 4,8).
Le altre divinità dunque non esistono. Semplicemente: non esistono, non sono. E’ in Cristo infatti, come dice la Sacra Scrittura, che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità (Col 2,9); i frati e le suore sanno bene questo, e nonostante ciò offendono Dio e la loro intelligenza con un atto totalmente illogico: si prostrano davanti alle cose che non sono, davanti al nulla. Di divino infatti non vi è null’altro se non Dio Padre-Figlio-Spirito Santo. Tutto il resto che si rivesta di questo nome è invenzione dell’uomo, frutto della sua fantasia, quindi senza consistenza reale, oggettiva, concreta.
La divinità “madre terra” non esiste, come non esiste affatto Allah, che è un’invenzione di Maometto, come non esistono Visnù, Sciva e tutte le altre denominazioni induiste, come non esistevano in passato Giove, Diana, Giunone, Bacco, eccetera. Essi sono come l’Uomo-ragno, Braccio di ferro, i Simpson: non esistono, se non nella fantasia dei loro autori. E questo sia detto senza offesa per nessuno.
Non vi è colpa nascere in un paese musulmano e morirvi senza avere mai sentito parlare di Gesù Cristo e del Padre eterno, come non vi è colpa nascere e morire nei luoghi remoti della terra mai raggiunti dall’annuncio del Vangelo… Il Signore sa bene queste cose e giudicherà secondo la Sua Sapienza infinita, ma ciò non toglie che se la verità è vera, la rivelazione ultima e definitiva è quella di Gesù Cristo, seconda Persona della Santissima Trinità. Tutto il resto non è. Anche Dio dell’Antico Testamento è tale perché è il Padre eterno di Gesù Cristo, cosa che era prima che il tempo fosse e sempre sarà. Se l’ebraismo rifiuta il Cristo, rifiuta contemporaneamente anche il Padre, se è vero che “nessuno va al Padre se non per mezzo del Figlio” (Gv 14,6).
In quelle immagini che hanno fatto il giro del mondo, con vescovi e monsignori seduti e frati e suore in posizioni prostrata con il fondoschiena per aria e il volto a terra, si contempla non solo l’offesa a Dio, ma anche l’offesa all’intelligenza umana. Adorare il nulla, il vuoto, infatti, non ha senso. Dichiarare esistente quello che non esiste è una sorta di follia: il matto delle barzellette dichiara di essere Napoleone, e ci crede; egli dà esistenza ad un fantasma senza essere.
A fronte di tutto questo, noi rispondiamo fermamente con il Credo niceno-costantinopolitano: “Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente, credo in Gesù Cristo suo unico Figlio, credo nello Spirito Santo”. E’ la fede di sempre, l’unica fede, senza la quale è “impossibile piacere a Dio” (Eb 11,6).
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